L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), tramite il Centro collaboratore per la Medcina del Turismo, ha diramato un decalogo di consigli – firmati dal dottor Walter Pasini che dirige il Centro -per affrontare con successo le ondate di calore.
Durante l’estate ed in particolare durante un’ondata di calore, – ricorda l’OMS al primo punto – incrementare l’assunzione di acqua indipendentemente dal senso della sete. La disidratazione e’ una condizione predisponente ai danni da calore. Programmarne l’assunzione per tutta la giornata.
L’acqua deve essere fresca, possibilmente di acque minerali
di qualita’. Evitare bevande alcooliche e zuccherine, specie
quelle contenenti teina e caffeina per le loro proprieta’
diuretiche. In caso si faccia attivita’ fisica e sportiva
aumentare la dose assunta. Mediatamente i bicchieri d’acqua
da bere durante una giornata devono essere 8-12. Coloro che
devono limitare l’uso di acqua per motivi medici(neuropatici,
cardiopatici scompensati) devono valutare con il proprio
medico la dose da assumere sulla base della loro particolare
condizione clinica.
Reintegrare sali e minerali nel caso la sudorazione sia stata
particolarmente abbondante o vi sia stata attivita’ fisica
intensa. In questo caso possono essere utili bevande
sportive( 2-4 bicchieri).
Indossare vestiti appropriati di cotone o lino a altre fibre
naturali sempre ben lavate ed evitare il vestiario con fibre
acriliche.
Proteggere il proprio corpo con creme solari quando ci si
trovi in spiaggia o comunque all’aperto. Le ustioni solari
impediscono alla pelle di svolgere le funzioni legate alla
termoregolazione come la vasodilatazione e la sudorazione e
contribuiscono pertanto ad elevare l’ipertermia.
Rimanere il piu’ a lungo possibile in ambienti chiusi dotati
di aria condizionata. Si tratta specialmente per gli anziani
della principale misura salva-vita. Essa consente di tenere
bassa la temperatura corporea. L’effetto dei ventilatori pur
avendo una qualche utilita’ e’ comunque modesta non portando
alla riduzione significativa dell’ipertermia che accompagna
le ondate di calore. Fare uso frequente di docce con acqua
tiepida o fresca.
Sapere che gli effetti delle ondate di calore sulla salute e’
tanto maggiore quanto piu’ lunghe tali ondate sono e tanto
minori sono le escursioni termiche durante la notte. Nelle
ondate dia calore che durano una o piu’ settimane, ci si deve
preoccupare seriamente delle persone anziane che vivono da
sole e che possono andare piu’ facilmente incontro alle
patologie da calore. I genitori si prendano cura dei loro
bambini piccoli, i figli dei loro genitori, specie se
anziani.
I soggetti a rischio di malattia o morte durante forti ondate
di calore sono: neonati e bambini piccoli fino a 4 anni, le
persone con eta’ maggiore di 65 anni, le persone obese, le
persone che svolgono mansioni lavorative o sportive che
implichino uno strenuo esercizio, fatica fisica intensa, i
malati cronici, specie i cardiopatici e coloro che assumano
farmaci come diuretici, antipertensivi, antidepressivi.
non esporsi al sole nelle ore calde della giornata, non
rimanere troppo fuori casa specie se si e’ anziani per non
consentire alla temperatura interna di crescere.
Fare pasti leggeri a base di frutta e verdura, evitare
accuratamente vino, birra e superalcolici.Privilegiare il
consumo di pesce. Ridurre al massimo l’assunzione di calorie
giornaliere Sapere che i rischi principali del calore sono
due: l’esaurimento da calore caratterizzata da tutti o parte
di questi sintomi; sudorazione profusa, pallore, crampi
muscolari, stanchezza, debolezza, vertigine, cefalea, cute
fredda ed umida, svenimento, nausea e il colpo di calore,
condizione piu’ grave minacciosa per la visita caratterizzata
dalla messa fuori uso della termoregolazione, termostato
ubicato nel nostro cervello. In questa secondo caso la
temperatura sale a 40-41 gradi, la cute e’ arrossata, non
piu’ sudatali polso e’ piccolo e frequente, vertigine,
nausea, cefalea pulsante. La condizione puo’ evolvere verso
il collasso cardiocircolatorio, la confusione mentale,
l’insufficienza renale e quindi la morte. Il colpo di calore
e’ dunque un’emergenza medica che richiede il trasporto
immediato del paziente in aree ombreggiate, il raffreddamento
del corpo della vittima, il pronto ricovero in ospedale”.
Articolo tratto da Asca