Saturday, November 23, 2024

Cus (contratti di unione solidale) e non più Dico. Il nuovo testo sulle unioni civili è stato presentato dal presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi al comitato ristretto della commissione. E’ su questo testo che si discuterà  nelle prossime settimane.

Le unioni civili, secondo il testo presentato da Salvi, saranno possibili tra persone anche dello stesso sesso. I cus saranno stipulati con una dichiarazione congiunta davanti a un notaio o al giudice di pace. Quest’ultimo dovrà  inserire in un apposito registro sia gli atti firmati in sua presenza, sia quelli redatti dagli studi notarili. Per modificare il contratto sarà  necessario seguire lo stesso iter. I Cus potranno essere sciolti sia con un accordo comune tra la coppia, sia per decisione unilaterale di uno dei due contraenti. Il contratto viene meno anche per il matrimonio di uno dei due o per la sua morte.

I Cus accordano alle coppie una serie di diritti e benefici tipici dei coniugi. Se l’unione solidale è stata registrata da almeno 9 anni, le coppie di fatto potranno ereditare i beni alla morte del convivente. Il testo Salvi introduce infatti una quota legittima: un quarto del totale se il convivente deceduto ha figli, fratelli e sorelle; la metà  se ci sono parenti fino al sesto grado; l’intera somma negli altri casi. I contratti di unione solidale prevedono anche il diritto di successione nel contratto di locazione. Le coppie di fatto potranno avere l’assistenza sanitaria e penitenziaria, usufruiranno di facilitazioni nei trasferimenti di sede di lavoro e potranno decidere sulla donazione degli organi e sulle celebrazioni funerarie del convivente.

Articolo tratto da Repubblica.it