Per ogni grado in più della temperatura media, la mortalità aumenta del 3%. àˆ il dato a cui sono arrivati gli studiosi contenuto nel primo rapporto sul cambiamento climatico e salute in Italia, coordinato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per conto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat).
Lo studio prende in esame in modo globale i problemi derivati dall’aumento delle temperature media. Con il caldo aumenta, per esempio, l’inquinamento da ozono e il rischio di intossicazione alimentare. La popolazione, poi, è sempre più esposta a inondazioni e frane.
Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha partecipato alla stesura del rapporto, negli ultimi 50 anni le precipitazioni in Italia sono diminuite del 14%. àˆ probabile una diminuzione del 25% delle precipitazioni invernali nella regione mediterranea e nell’Italia settentrionale e un contemporaneo aumento della frequenza di precipitazioni estreme. Si intensificheranno le giornate torride, aumenterà la temperatura del mare e le estati saranno sempre più simili a quella del 2003.
Le emissioni di gas serra continueranno ad aumentare. Attualmente il contributo italiano è pari a circa l’11% delle emissioni in Europa e a circa il 2% delle emissioni globali. Fra il 1990 e il 2005 in Italia le emissioni totali di gas serra sono aumentate di circa il 12%, in particolare per le industrie dell’energia (32%) e i trasporti (26%).
Articolo tratto da Corriere.it