E’partito il primo censimento informatizzato sulla Cardiologia Riabilitativa (CR) in Italia. L’obiettivo è fotografare la CR italiana in modo scientificamente attendibile aggregando un campione altamente rappresentativo di circa 2000/2500 pazienti monitorati su tutto il territorio nazionale. Il progetto ISYDE-2008 (Italian SurveY on carDiac rEhabilitation-2008) è uno studio osservazionale longitudinale progettato in modo da descrivere in termini organizzativi e di contenuti le prestazioni riabilitative offerte dalle varie strutture dislocate sul territorio.
Fino al 10 febbraio – dichiara il Dottor Raffaele Griffo, presidente Gruppo Italiano Cardiologia Riabilitativa e Preventiva (GICR) e Direttore UO. CR ASL 3 – le cardiologie riabilitative di tutta Italia inseriranno nei questionari presenti sul nostro sito una enorme quantità di dati. Questa iniziativa del GICR si inserisce in un percorso ormai ventennale in questo settore, cruciale nell’ambito della cardiologia. La CR accompagna infatti pazienti dopo la fase acuta della malattia (infarto, angioplastica, cardiochirurgia, scompenso) prima di riaffidarli alle cure del medico di famiglia. E’ questa la fase in cui vengono curate le complicanze e impostate le modificazioni dello stile di vita e la terapia farmacologica utili a ridurre in modo molto rilevante nuove ricadute. Nel nostro paese esistono oltre 200 strutture di CR e questo censimento vuole analizzarne le caratteristiche e i programmi di intervento, allo scopo di garantire ai cittadini un prodotto uniforme e di qualità su tutto il territorio nazionale. Il GICR aveva già in passato (1996 e 2001) organizzato delle forme strutturate di censimento e monitoraggio delle realtà riabilitative italiane. A distanza di sei anni, lo scenario appare maturo per richiedere un aggiornamento e delle informazioni al momento disponibili. Il set di dati oggetto di valutazione riguarda tutte le strutture di CR presenti in Italia ed i relativi pazienti dimessi dopo aver eseguito un programma strutturato in regime di ricovero ordinario, day-hospital o ambulatoriale nei giorni compresi tra Lunedàì 28 gennaio e Domenica 10 febbraio 2008.
La raccolta dati avverrà per via informatica – spiega il Dottor Roberto Tramarin, della Divisione di Cardiologia. IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia e coordinatore dello Studio ISYDE -2008 – attraverso una sezione apposita del sito del GICR (www.gicr.it o www.gicr.eu). Tramite un form elettronico disponibile on line, sarà possibile per i centri, coinvolti nel progetto, compilare la scheda anagrafica all’apertura della finestra temporale di osservazione predeterminata e, in tempo reale, immettere i dati richiesti per ogni paziente che conclude il programma riabilitativo (dimesso o ultimo accesso al day-hospital o al programma ambulatoriale) nelle due settimane dello studio. Tutte le maschere di raccolta dati saranno strutturate con domande e risposte a scelta multipla preordinata, con lo scopo di categorizzare al massimo le varie situazioni. La struttura della raccolta dati è tale da non consentire in alcun modo di risalire all’identità dei soggetti il cui percorso riabilitativo viene descritto nella survey.
In conclusione ISYDE 2008 si propone di fotografare la CR italiana nel mondo reale, innanzitutto raggiungendo la rappresentatività del campione in studio. A livello nazionale, questa operazione di mappatura dei centri di CR italiani e di maggiore precisazione del relativo carico clinico-assistenziale sarà molto preziosa per pubblici decisori e organismi di controllo, nell’ottica di una più opportuna programmazione sanitaria e di contenimento della spesa. Nelle realtà locali, in un contesto come quello attuale caratterizzato dalla fioritura di reti e network di varia natura, un risultato auspicabile di ISYDE-2008 potrebbe essere quello di incrementare la consapevolezza del ruolo della CR come anello indispensabile nella catena assistenziale del paziente cardiopatico. In ambito internazionale, ISYDE-2008 costituirà verosimilmente elemento di discussione soprattutto per quanto concerne l’area europea.
Segnalazione Ufficio Stampa Aristea – Andrea Comaschi