Dal 1980 la presenza degli anziani nella popolazione italiana e’ cresciuta enormemente: gli ultrasessantacinquenni sono aumentati del 50%, arrivando ad una popolazione di 12 milioni di unita’ al 2006, contro gli 8,5 milioni di 25 anni fa . La maggior parte di loro, circa il 45 per cento, si sente in buona salute. Sono alcuni dei dati dell’Istat, tempo fa alla convention di Federanziani a Roma.
L’Italia e’ all’ultimo posto tra i Paesi sviluppati per l’attenzione alla terapia del dolore, e quasi due milioni di anziani con feriti difficili devono spendere fino a 250 euro al mese per curarsi.
Per fortuna le condizioni di salute della terza eta’ italiana sono discrete, visto che il 45% dei nonni nostrani si sente in buona salute. Tuttavia la percentuale scende decisamente con il passare degli anni, arrivando al 25 per cento negli over 75. In base ai dati presentati circa il 76,5% ha una sola malattia e solo il 34,6% e’ un cronico in buona salute. Tra le malattie piu’ diffuse vi e’ l’artrosi o l’artrite (18,3%) e l’ipertensione (14,2%). Il cancro fa meno paura e nel 2006 si e’ registrata una diminuzione dei decessi causati da questa malattia, pari all’1,5% per gli uomini e allo 0,3% per le donne.
Ma i controlli periodici per l’osteporosi e la mammografia per le donne dopo i 40 anni non sono ancora una prassi consolidata.
Redazione Inform@nziani