Per ridurre i rischi cardiovascolari tipici della menopausa, soprattutto si è interrotta la terapia ormonale, sono efficacissimi interventi significativi sullo stile di vita e sull’alimentazione, lo rivela la studiosa statunitense Kelley K. Pettee della Arizona State University sull’ultimo numero dell’American Journal of Preventive Medicine.
Nelle fasi della post-menopausa aumentano i rischi cardiovascolari e quelli di colesterolo cattivo e ipertensione; per ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e aumentare quelli del colesterolo buono (HDL) e per proteggere il sistema cardiovascolare viene generalmente prescritta la terapia ormonale sostitutiva che è stata, però, oggetto di recenti studi che ne hanno dimostrato una certa pericolosità per la salute del cuore.
La ricerca condotta dall’equipe americana è durata cinque anni è ha arruolato 240 donne che, all’inizio del follow-up, seguivano una terapia ormonale sostitutiva. 130 volontarie hanno interrotto la terapia dopo 18 mesi e in tutte loro si sono alzati i livelli di colesterolo totale e di quello LDL. Le donne sono state, quindi, divise in due gruppi: il primo ha dovuto fare attività fisica per almeno 150 minuti settimanali, seguire una dieta di 1330/1500 calorie giornaliere e ridurre significativamente l’assunzione di grassi saturi; il secondo gruppo ha dovuto solo seguire genericamente uno stile di vita più salutare.
Al termine dello studio le donne del primo gruppo mostravano una riduzione dell’indice di massa corporea, della circonferenza girovita, del livello di colesterolo totale e il colesterolo cattivo era salito di meno di 4 mg/dl, mentre nelle donne che avevano interrotto la terapia e avevano seguito generici consigli per una buona salute il colesterolo era salito di 22 mg/dl.
Fonte: www.paginemediche.it