Si chiamano Buoni-Vacanza Italia, già ribattezzati BVI. Sono voucher da 10, 20 o 50 euro che giovani e anziani potranno utilizzare, sottoforma di prestito bancario restituibile in 12 mesi, per accedere a prodotti e servizi turistici.
Previsti dalla legge 135, fino ad oggi non attuata per negligenza, l’operazione BVI intende allargare la domanda turistica a quel 45% di popolazione che non va in vacanza, garantendo agli operatori del settore una stagionalità più lunga.
I BVI non sono certo una novità in Europa: in Francia, ad esempio, l’Agencie Nazionale Cheques Vacances funziona dal 1982 e lo scorso anno ha erogato buoni per 908 milioni di euro, mentre in Svizzera nel 2004 sono stati emessi buoni per 343 milioni di euro. La procedura di fruizione dei BVI è abbastanza semplice: i titoli di pagamento, spendibili in Italia in strutture convenzionate, verranno emessi dal Gruppo Banca Intesa e distribuiti da Accor Services. Utilizzabili per acquistare transfer con mezzi di trasporto, sistemazione alberghiera, pasti nei ristoranti, ingressi ai musei, i voucher potranno essere spesi anche nelle adv, qualora si volesse accedere a pacchetti turistici allestiti dai t.o.
Articolo tratto da www.lagenziadiviaggi.it