Iniziative per incrementare l’attività di ricerca, prevenzione, assistenza sulla malattia dell’endometriosi e per includere la patologia tra le malattie croniche ed invalidanti che danno diritto all’esenzione dal costo delle compartecipazioni alle prestazioni sanitarie.
Questo l’invito che due deputati della Lega, Stefano Allasia ed Enrico Montani, hanno rivolto al ministro della Salute Livia Turco in un’interrogazione parlamentare. Ma non è solo con quest’atto di sindacato ispettivo che i parlamentari cercano di mantenere alta l’attenzione sull’endometriosi, patologia cronica e invalidante, originata dalla presenza anomala dell’endometrio, il tessuto che riveste la parete interna dell’utero, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina.
Alla commissione Affari sociali è stato infatti assegnato l’esame di un’altra proposta di legge in materia di prevenzione e cura della malattia. Si tratta del provvedimento a firma della parlamentare dell’Unione Katia Zanotti. Anche questo testo prevede il riconoscimento dell’endometriosi come malattia sociale ed inoltre detta disposizioni sull’istituzione del registro nazionale della malattia, sulla definizione delle linee guida in materia, sull’istituzione di un’apposita giornata nazionale e sulla previsione di una relazione annuale al Parlamento da parte del ministro della Salute. Uno strumento questo che dovrebbe essere dedicato allo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche in tema di endometriosi, con particolare riferimento ai problemi concernenti la diagnosi precoce e il monitoraggio delle complicanze. Recentemente al dodicesimo gruppo di lavoro di Montecitorio era stata attribuita la competenza ad esaminare la proposta “trasversale” sul riconoscimento dell’endometriosi come malattia sociale. L’esame dei provvedimenti in commissione non è comunque ancora iniziato.
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