Pensionati al minimo o di sotto di questa soglia. Non basta che sia ai limiti della sussistenza: la loro svalutazione si aggira sul 10%. Una vera e propria emergenza sociale alla quale CNA Pensionati Arezzo e Toscana in collaborazione con Socialnet hanno dedicato un convegno che si svolgerà il 28 aprile all’Hotel Minerva. Interverranno il Sottosegretario alla Solidarietà Sociale Franca Donaggio; il Presidente della Provincia di Arezzo, Vincenzo Ceccarelli; l’Assessore Provinciale alle Politiche Sociali Mirella Ricci; il Sindaco del Comune di Arezzo Giuseppe Fanfani ed il Direttore Generale ASL 8, Monica Calamai.
In Italia sono circa 6 milioni gli anziani che percepiscono pensioni al minimo o addirittura al di sotto di esso e che in questi anni si sono visti svalutare le loro pensioni di oltre il 10%. La giornata di lavoro sarà l’occasione per presentare le due petizioni popolari che CNA Pensionati ha promosso su scala nazionale unitamente al Cupla sui temi dell’adeguamento del potere di acquisto delle pensioni e del trattamento discriminatorio dei pensionati autonomi circa gli assegni familiari.
CNA Pensionati – ricorda il Presidente Giuseppe Valenti- a fronte delle insoddisfacenti azioni dei governi che si sono succeduti, e a fronte dello scarso interesse fin qui dimostrato dalle forze politiche nei confronti di anziani e pensionati, si sta adoperando con tutti i propri mezzi per rimuovere questo stato di cose cercando di stimolare tutte le istituzioni ad uscire da questo immobilismo esasperante. Con questa iniziativa, CNA Pensionati Arezzo intende invitare ed avanzare proposte concrete al Governo ed alle istituzioni locali per unire tutte le forze e le energie della nostra regione e provincia utili a trovare la coesione interna necessaria a realizzare, nell’interesse generale, iniziative riformatrici che abbiano come obiettivo primario quello dello sviluppo.
Riteniamo infatti – sottolinea Barbara Bennati, direttore della Onlus di CNA Socialnet – che finanziare la crescita con la riduzione dello Stato Sociale non solo conduce a distorsioni strutturali a danno degli anziani e della coesione nella società , ma ha effetti negativi anche sulla convivenza civile e sullo stesso sistema produttivo, specialmente su quello che fa riferimento al mondo delle piccole imprese, le quali hanno bisogno di una diffusa rete di welfare e di protezione sociale per potersi sviluppare.
Inoltre – conclude Leo Milanesi presidente di Socialnet Onlus – la presenza degli anziani è, motivo di sviluppo e coesione sociale per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni e della cultura di cui la Toscana e la provincia di Arezzo sono portatrici, e durante il convegno saranno illustrate delle esperienze nate nella provincia di Arezzo che lo dimostrano.
Fonte: Segnalazione