Saturday, November 23, 2024

Legacoop Reggio Emilia e il Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque, in collaborazione con il Centro di Solidarietà  di Reggio Emilia, hanno organizzato oggi al Circolo Pigal il convegno Da badanti ad assistenti familiari: il ruolo della cooperazione sociale. Al convegno è intervenuta anche l’onorevole Maria Chiara Acciarini, sottosegretario al Ministero delle Politiche per la Famiglia. L’iniziativa ha visto la partecipazione di un numeroso e qualificato pubblico di amministratori, operatori pubblici, operatori sociali, rappresentanti del sindacato e della cooperazione. I lavori del convegno sono stati coordinati da Franco Cavalletti, presidente del Consorzio Quarantacinque e da Umberto Vitrani, presidente della cooperativa Cesre e responsabile della formazione del Ceis. Il convegno è stato aperto dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, che è anche vicepresidente dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) con delega al welfare. Nel suo saluto, il sindaco ha sottolineato come ci si trovi di fronte a due grandi sfide: da un lato non fingere che queste lavoratrici non esistano e dall’altro capire quali sono i bisogni delle famiglie.

Ildo Cigarini, presidente di Legacoop Reggio Emilia, ha sintetizzato la finalità  dell’impegno della cooperazione sociale di trasformare la badante in una figura professionale più strutturata, quella di assistente familiare, al fine di garantire sia chi eroga il servizio che chi lo riceve. In questa direzione – ha aggiunto Cigarini – il ruolo della cooperazione sociale può consentire di tenere unite mutualità  interna ed esterna costituendo cooperative di utenti che tengano insieme il bisogno di assistenza delle famiglie rispondendo anche ad un bisogno sociale.

Il nodo da tagliare è il meccanismo dei flussi ha detto don Giuseppe Dossetti, presidente del Ceis, avanzando una proposta concreta di cambiamento della legge Bossi – Fini che andrebbe impostata in modo che tutte le parti coinvolte possano trarre vantaggio dall’uscita dall’illegalità  collegando il rilascio del permesso di soggiorno ad un percorso formativo effettivamente tutelato e controllato. Lucia Scarpitti, dirigente della Divisione IV del Ministero del Lavoro ha parlato delle opportunità  per una nuova imprenditorialità  sociale; a proposito dei progetti europei che sono anche alla base delle riflessioni avviate nel convegno ha affermato che occorre un grande sforzo per sensibilizzare i decisori politici dell’importanza di questi progetti che possono portare a dei grandi risultati. Emmanuele Pavolini, professore di Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro all’Università  di Macerata ha analizzato con ricchezza di dati gli scenari di cambiamento del fenomeno assistenti familiari in Italia evidenziando la massiccia presenza di queste figure nel nostro Paese, le caratteristiche e gli aspetti economici del fenomeno. Il direttore generale della Ausl Ferrara Fosco Foglietta, ha affrontato il tema della domiciliarità  alla luce della riforma del welfare in Emilia-Romagna, sottolineando l’importanza di costruire un progetto di qualità , composto da diverse fasi, per progettare e attivare l’assistenza domiciliare integrata. Loredana Ligabue, coordinatrice nazionale di Equal Aspasia, approfondendo le esperienze realizzate fino ad oggi nell’ambito dei due progetti, ha messo in luce il ruolo che la cooperazione sociale dovrebbe giocare nell’innovazione di questi servizi diventando espressione diretta della domanda territoriale di solidarietà , rinnovando principi e valori propri della cooperazione ma rendendoli aderenti ai nuovi bisogni.

Luca Beltrametti, professore di Politica Economica all’Università  di Genova, ha parlato delle politiche per la regolarizzazione del lavoro di cura e delle politiche economiche che possono essere adottate per favorire l’emersione del lavoro irregolare nelle attività  di cura. Beltrametti ha poi esaminato il sistema degli incentivi/disincentivi in atto in diversi paesi e delle possibili implicazioni di finanza pubblica. Le assistenti familiari vivono oggi ai confini dei diritti ha detto Ramona Campari, segretaria nazionale Filcams Cgil, aggiungendo che se non si parte da questo presupposto altre riflessioni risultano vanee che la via d’uscita dall’irregolarità  potrebbe avvenire passando attraverso il datore di lavoro impresa, un’impresa dove queste lavoratrice possano diventare protagoniste. Alessandro Corvino, collaboratore del Centro Studi Marco Biagi, è intervenuto sul tema della legislazione del lavoro ed ha confermato che è ipotizzabile la creazione di una cooperativa di utenti, regolata sul modello delle cooperative di consumatori, che sia in grado di aggregare le famiglie e mettere in rete le competenze di altri soggetti. La proposta di costituire una cooperativa di consumatori che aggreghi le famiglie organizzando la domanda di cura è stata ripresa da Nadia Caselgrandi dell’Associazione Servizi Nuovi: questa cooperativa rappresenterebbe la forma più ampia di mutualità , poichà© garantirebbe a ciascuno la libertà  di scelta all’interno di un sistema di regole nel quale le famiglie possono riconoscersi.

Può il sistema pubblico rinunciare ad accorciare la distanza tra le carte e la vita? si è domandato Marco Mietto, direttore del Cesre, denunciando la difficoltà  con cui in Italia si attuano politiche di lotta all’esclusione sociale. Mauro Degola, segretario generale di Legacoop, è entrato nel merito delle proposte avanzate dalla cooperazione, delineando un modello che prevede il superamento dell’attuale sistema dei flussi di ingresso, il sostegno all’emersione del lavoro nero tramite deduzioni e detrazioni fiscali, la creazione di una cooperativa di utenti che si occuperà  di organizzare e qualificare il lavoro di cura e di supportare la famiglia negli adempimenti burocratici.

Il convegno si è chiuso con l’intervento del sottosegretario Acciarini la quale ha ribadito la volontà  del Governo di dare una svolta alle politiche sia in tema di immigrazione che di servizi sociali e ha riconosciuto un ruolo di grande rilievo alla cooperazione sociale della quale andrebbero valorizzati gli interventi di semplificazione, aiuto e sostegno alle famiglie.