No tax area, welfare, non-autosufficienza, potere d’acquisto delle pensioni: oggi, lunedàì 9 ottobre, presso la Sala Topazio della Camera di Commercio di Bologna, i sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna si confrontano sui contenuti della finanziaria con il ministro Giulio Santagata e i sottosegretari Alfiero Grandi e Serafino Zucchelli.
La manovra finanziaria uscita dal Consiglio dei Ministri ha un impianto generale condivisibile, perchà© fondata sullo sviluppo, sulla redistribuzione dei redditi verso i ceti più deboli e le famiglie numerose, che rappresentano una platea pari al 90% dei contribuenti. Rispetto però ad alcuni contenuti e alla destinazione delle risorse manca l’accoglimento di importanti richieste della nostra piattaforma rivendicativa.
Questo il primo giudizio sulla finanziaria 2007 dei sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna, che si riuniscono oggi dalle 9.00 per confrontarsi con il Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo Giulio Santagata, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Alfiero Grandi e il sottosegretario al Ministero della Salute Serafino Zucchelli. All’incontro, presieduto da Franco Andrini (segretario generale regionale Fnp-Cisl), parteciperanno Maurizio Fabbri (segretario generale regionale Spi-Cgil), Luigi Pieraccini (segretario generale regionale Uilp-Uil), Piero Ragazzini (segretario generale Cisl Emilia-Romagna), con conclusioni affidate a Silvano Miniati (segretario generale nazionale Uilp-Uil).
Alcuni aspetti della finanziaria, secondo i sindacati dei pensionati, vanno rivisti. Se è apprezzabile l’elevazione della ˜no tax area’ per i pensionati – concordano Maurizio Fabbri, Franco Andrini e Luigi Pieraccini – non si comprende però la differenza di trattamento con i lavoratori, la cui ˜no tax area’ è stata elevata da 7.500 a 8.000 euro, mentre quella dei pensionati da 7.000 a 7.500 euro.”
Abbiamo accettato di discutere il tema della perdita del potere d’acquisto delle pensioni all’interno del confronto sul sistema pensionistico che si aprirà a gennaio 2007 – continuano i segretari regionali -, ma riteniamo che si debba intervenire subito sulle pensioni che più sono state svalutate, prevedendo una detrazione specifica per gli ultra 75enni. In particolare è incoerente che un governo che si è posto l’obiettivo di dare risposte prioritarie agli strati più poveri del paese, non abbia previsto nessun intervento per gli incapienti, i più deboli dei deboli, che hanno un reddito talmente basso da non poter usufruire degli sgravi fiscali previsti per tutti gli altri contribuenti.
Anche i provvedimenti in materia di welfare previsti dalla finanziaria lasciano per adesso perplessi i sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna. Finalmente è stato istituito il Fondo nazionale per la non-autosufficienza, che coinvolge 2.800.000 cittadini italiani. Per la realizazione del Fondo ci siamo battuti per anni e abbiamo raccolto oltre un milione di firme. Dobbiamo però dire che le somme stanziate in materia (50 milioni di euro nel 2007, 200 milioni a partire dal 2008) sono largamente insufficienti. Inoltre ribadiamo la nostra contrarietà all’introduzione dei nuovi ticket.
Preoccupa poi il capitolo della finanza pubblica, che tagliando i trasferimenti agli Enti locali rischia di determinare l’introduzione di nuove imposte con ricadute pesanti sul potere d’acquisto di salari e pensioni.
Siamo disposti a vedere realizzare i nostri obiettivi con gradualità – dichiarano i segretari dei sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna -, ma il nostro giudizio sarà positivo se nel passaggio parlamentare verranno accolte le nostre richieste. Da qui al 31 dicembre, saremo nelle piazze e nei luoghi di rappresentanza per valorizzare le cose positive che abbiamo ottenuto e per chiedere di intervenire su quelle negative. In questo percorso siamo e saremo schierati con l’insieme del movimento sindacale.
Fonte: Segnalazione