Il fatto che l’Italia risulti tra i Paesi dell’Unione Europea quello dove gli “anziani” dopo i 65 anni hanno una aspettativa di vita in salute più lunga è certamente dovuto anche a una dieta alimentare fondata sul rispetto dei principi della tradizione mediterranea che devono essere trasmessi alle nuove generazioni dove cresce il rischio di malattie derivanti dall’obesità . E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle elaborazioni dei dati dalla Commissione Europea.
Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari secondo le caratteristiche proprie della dieta mediterranea – precisa Coldiretti – portano dunque “fortuna” agli oltre dieci milioni di italiani over 65 che hanno ora una vita media di 77,4 anni per gli uomini e di 83,6 anni per le donne. Si tratta di valori destinati a crescere nel tempo se le proiezioni comunitarie stimano che nel 2050 tre cittadini europei su dieci saranno “anziani” (30 per cento la media europea e ben il 35 per cento in Italia) anche se – sostiene la Coldiretti – preoccupa il recente allarme lanciato dal Congresso Internazionale sull’Obesità . Si tratta – spiega la nota – del rischio che i ragazzi di questa generazione, per la prima volta nella storia, potrebbero essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori per colpa delle malattie causate dall’obesità e dal soprappeso, come il diabete e i problemi cardiaci. Un allarme che rende necessario intervenire nelle scuole e nelle famiglie per modificare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse anche nel nostro paese dove sono “fuori forma” ben il 36 per cento dei ragazzi.
Articolo tratto da Help Consumatori