Dichiarazione di Betty Leone, segretaria generale dello Spi Cgil
La legge finanziaria appena varata ristabilisce finalmente il criterio di progressività nella tassazione e si impegna ad una lotta vera contro l’evasione fiscale. Sono passi importanti verso quel nuovo patto fiscale che deve essere alla base di un modello di sviluppo più attento ai bisogni delle persone. Tuttavia, troppo poco è stato destinato alla tutela del reddito dei pensionati. E’ questo il commento di Betty Leone, segretaria generale dello Spi Cgil, alla legge finanziaria approvata dal consiglio dei ministri venerdàì scorso 29 settembre.
E’ apprezzabile che ci sia stato un aumento della no tax area da 7 mila a 7500 euro per i redditi da pensione, come da noi richiesto, ma non capiamo la differenza di trattamento tra il reddito dei lavoratori (la cui tax area è elevata da 7.500 a 8 mila euro) ai quali vengono riconosciute le maggiori spese per produzione del reddito, mentre non si riconosce ai redditi da pensione la svalutazione subita negli anni. L’auspicio è che questo problema venga risolto nel tavolo di trattativa sulla previdenza che si aprirà a gennaio. Intanto, i sindacati dei pensionati continueranno la battaglia perchà© durante l’iter parlamentare si ottengano vantaggi fiscali almeno per le pensioni che nel tempo sono state maggiormente svalutate e per gli incapienti.
Positiva è invece la decisione di istituire il fondo per la non autosufficienza, anche se, precisa Leone, la somma stanziata è puramente simbolica (ndr. 50 milioni di euro per il 2007 e 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009) . La consideriamo un impegno – afferma – a concludere durante questo anno l’iter di approvazione della legge.
Di segno opposto è la scelta di aumentare i ticket in sanità . Siamo fortemente preoccupati – precisa il segretario generale dello Spi Cgil -, anche se la gran parte dei pensionati rimane esenti dal pagamento dei ticket, perchà© riteniamo questa misura inefficace per il controllo della spesa sanitaria e vessatoria nei confronti dei pazienti.
Roma 2 ottobre 2006
Fonte: Segnalazione