Saturday, November 23, 2024

Promettenti le ricerche di neurogenetica sul condizionamento genetico che riguarda il Morbo di Parkinson e le cause che determinano la risposta alle terapie da parte dei pazienti. Importanti passi avanti saranno segnati dalla farmacogenetica, la branca della ricerca e della pratica clinica che si occupa delle differenze individuali nella risposta ai farmaci dovute a variazioni genetiche. Tali studi, oltre a consentire enormi risparmi sia in termini di sofferenza che economici, consentirà  la formulazione di cure mirate ed individualizzate, ovvero il farmaco giusto, al paziente giusto, nelle dosi giuste. Un importante passo avanti nel trattamento di questa patologia che nei paesi occidentali colpisce circa 360 persone ogni 100 mila, (circa lo 0,5% della popolazione, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ).

Nel 2004 inizierà  un’importante ricerca, condotta nei più importanti centri neurologici d’Europa dotati di “Stroke Unit”, sull’ictus una delle malattie neurologiche più frequenti e temute.
Un mancato afflusso di sangue in una parte del cervello può dare origine all’ictus ischemico cerebrale; le cause di tale mancanza possono derivare o da un’ostruzione, chiamata embolia, o dal restringimento di un’arteria principale. Delle persone colpite da ictus ben un terzo non sopravvive, un terzo presenta seri danni neurologici ed un altro terzo non presenta, invece, conseguenze. La nuova cura sperimentata nell’ambito della ricerca prevede l’utilizzo di un farmaco fibrinolitico che, se sommistrato entro le prime tre ore in soggetti con ictus ischemico, opportunamente selezionati, può produrre una dissoluzione dei trombi o degli emboli che bloccano la circolazione nella zona di cervello interessata.

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