Il dato è riportato nella in una classifica stilata negli Usa
dal ‘Population Reference Bureau’ (il dipartimento che studia i movimenti
migratori). Al primo posto si trovano proprio gli Stati Uniti, dove arrivano annualmente un milione di immigranti – una stima al netto dell’emigrazione – mentre in Italia l’immigrazione complessiva è di circa 300 mila individui.
L’ ammontare totale dei flussi migratori dai Paesi in via di sviluppo alle
nazioni più ricche è pari a tre milioni di persone l’anno, metà delle quali
si dirige verso l’Europa; una cifra che non sembra sufficiente, tuttavia, ad
arginare la crisi demografica nella quale versa il vecchio continente. Gli
esperti dell’ Onu prevedono infatti che, entro il 2050, la popolazione
europea si sarà ridotta di ben 75 milioni dai 730 attuali.
La causa del fenomeno è il tasso di natalità estremamente basso
caratteristico dei Paesi più ricchi dell’ Europa e dell’Asia. Da tempo gli
esperti temono che la crisi demografica possa generarne una economica,
poichà© la riduzione del mercato potenziale delle regioni interessate
potrebbe essere tale da impedire ogni crescita commerciale.
Articolo tratto da Stranieri in Italia