Saturday, November 23, 2024

Nel 2005 sono state 15.701 le persone in situazione di povertà  materiale e disagio sociale che si sono rivolte ai 62 centri di ascolto della diocesi (22 a Milano e il resto nella altre zone) ai servizi Sai, Sam e Siloe di Caritas Ambrosiana. Erano state 12.757 nel 2001. In crescita anche i bisogni (21.285) e le richieste d’aiuto (40.387) emersi in oltre 35.045 colloqui effettuati dagli operatori. Questo è ciò che emerge dal Quinto rapporto sulle povertà  nella diocesi di Milano, realizzato dall’Osservatorio diocesano delle povertà  e delle risorse della Caritas Ambrosiana, presentato questa mattina.
Dai dati emerge la prevalenza, tra gli utenti, di donne (67,8% erano il 64,3% nel 2001) e di stranieri (75,6% nel 2005 erano il 69,9% nel 2001). Nel 2005 sono stati registrati 21.285 bisogni. Dal 2001 al 2005 i primi 5 bisogni si confermano: le problematiche occupazionali, reddito, passato dal 25,9% del 2001 al 30,3% del 2005, abitative (che si assestano al 15,5%) e quelle degli stranieri, che invece sono diminuite dal 19,5% del 2001 al 15,2% del 2005.
Nel 2005 le richieste sono invece state 40.837, con una media di 2,6 richieste a persona. La richiesta più diffusa e più ripetuta è quella del lavoro (59,9%, calato di due punti percentuali rispetto al 2004). Rispetto allo scorso anno, poi, sono aumentate sia le richieste di beni materiali e servizi (nel 2004 erano pari al 19,9%, nel 2005 raggiungono il 21,4%), sia quelle di prestazioni professionali (11,1%) e di sussidi economici (6,3%). Significativa è anche la richiesta di sostegno personale (19,4%).

Articolo tratto da Vita.it