Il sole di tarda primavera è ottimo per le età più sensibili agli UV, infanzia e “over 70″, accomunate, da un sistema di termoregolazione non perfettamente funzionante e, in generale, da una minore capacità difensiva della pelle.
Gli anziani
- Tende a diminuire al percezione della sete: soprattutto nella terza età , far attenzione all’idratazione bevendo almeno 2 litri di acqua minerale al giorno.
- Il sebo (film protettivo della pelle) meno consistente facilita la percezione di un senso di pizzicore: attenuare stendendo creme solari con formulazioni ricche, un poco grasse.
- L’effetto cumulativo degli UV induce più spesso ispessimenti cutanei e macchie senili: applicare, specie nelle parti più a rischio (mani,dà©colettà©), solari e schermo totale.
Fonte: Repubblica