Nonostante sia comprovato che queste medicine, gli Ace inibitori e gli Arb, possano fare bene a tutti i pazienti. Tanto che vengono consigliati nelle linee guida per diabetici, per prevenire attacchi di cuore, ictus e danni renali. Queste le conclusioni di uno studio delluniversità del Michigan, pubblicato sul Journal of General Internal Medicine.
Queste classi di farmaci sono indicati soprattutto, spiegano i ricercatori, per quanti mostrano già qualche defaillance a cuore e reni, o soffrono di pressione alta. Ma il loro utilizzo è largamente inferiore alle attese. Eppure – commentano – si tratta di medicine che salvano vite oltre al portafogli dei malati e dei sistemi sanitari. Quali le ragioni di questo cortocircuito? Gli scienziati ipotizzano che le cause siano divise equamente tra la mancata consapevolezza delleffettivo beneficio da parte dei camici bianchi, il costo economico delle cure calcolato dai malati, e infine la mancanza di efficaci e chiare campagne informative sullargomento. Secondo la ricerca condotta allateneo del Michigan, la maggior parte dei diabetici over 55 ha almeno un indice di rischio per cuore o reni, che suggerisce a chiare lettere la somministrazione di Ace inibitori e Arb.
Fonte: Adnkronos Salute