Secondo i dati rilevati dalle associazioni, sono 135 in tutta Italia gli spazi (sentieri, aree attrezzate, piste ciclabili) e le strutture (centri visita, musei, punti di ristoro, foresterie) progettati in funzione delle esigenze delle persone disabili, in 46 parchi regionali sui 105 istituiti sul territorio nazionale (il 44%).
Il Nord brilla sul resto d’Italia, dove 27 parchi (il 42% dei 64 presenti nel Settentrione) hanno dichiarato di avere unità potenzialmente accessibili, contro i 12 del Centro (il 44,4% dei 27 parchi presenti nell’area) e i 6 del Sud (il 40% dei 15 del Meridione e delle isole). In rapporto al numero di aree protette presenti nella Regione, invece, sono proprio alcune aree del Centro Sud come Basilicata (2 parchi accessibili su 2 parchi regionali), Sardegna (1 su 1), Sicilia (3 su 4), Umbria (4 su 6) e Toscana (3 su 5) a manifestare la maggior attenzione nei confronti del tema dell’accessibilità . Mentre sono concentrati in altre regioni del Sud i parchi che non hanno affrontato in nessun modo l’accessibilità rivolta ad un’utenza ampliata (non solo diversamente abili, ma anche anziani e bambini). Nei parchi del Nord circa il 33% delle realizzazioni ha ricercato soluzioni che tenessero conto contemporaneamente delle esigenze di diverse forme di disabilità (motoria, sensoriale, psichica).
Fonte: Rai utile