Ridurre i costi di trasporto con la spesa a “chilometri zero” è ora possibile con l’acquisto a domicilio di un paniere diversificato di prodotti locali offerto direttamente dagli imprenditori agricoli senza le note intermediazioni colpevoli della moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola. L’iniziativa è della Coldiretti che ha avviato un sistema di fornitura “porta a porta” di prodotti agroalimentari di qualità del territorio direttamente alle famiglie che ne faranno richiesta, anche per combattere il caro trasporto determinato dai nuovi record fatti segnare da petrolio e benzina.
Oltre a rappresentare una concreta opportunità di risparmio per le famiglie – precisano i coltivatori – risponde anche alle esigenze del crescente numero di anziani che non possono affrontare lunghi spostamenti per gli acquisti e non vogliono rinunciare al consumo di prodotti genuini e della tradizione locale. Si tratta di una occasione per i molti consumatori che esprimono la volontà di verificare personalmente qualità , genuinità , origine degli alimenti che portano in tavola ma anche per le imprese agricole che possono far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare i propri prodotti e garantirsi cosàì un reddito più equo.
L’idea progettuale indirizzata all’ottimizzazione del rapporto produttore-consumatore è partita da Ragusa, ma – sottolinea l’associazione – è destinata a estendersi ad altre province del territorio nazionale e si basa sull’offerta di una vasta gamma di prodotti in grado di coprire interamente il fabbisogno giornaliero familiare in termini di diversificazione degli alimenti: dall’ortofrutta al formaggio, dall’olio al miele, dalle verdure alla carne. A titolo di esempio una cassetta “piccola” di ortaggi contiene mezzo chilo di pomodoro ciliegino, mezzo chilo di pomodoro a grappolo rosso, mezzo chilo di pomodoro verde, un chilo di zucchine, due melanzane e due peperoni viene venduta a 5 euro, il 50 per cento in meno rispetto ai normali prezzi al dettaglio.
Ma proposte convenienti e offerte anche per le piante ornamentali con l’acquisto a soli 14 euro di ben 8 piante.
Il prossimo obiettivo – prosegue Coldiretti – è la costituzione di un Consorzio di Produttori che gestirà questa nuova filiera commerciale, ma anche l’acquisizione di idonei locali da utilizzare come punto fisso di distribuzione dei generi alimentari per venire incontro alle manifestate esigenze di una buona parte di famiglie di consumatori che intendono avvalersi di questa possibilità per la loro spesa quotidiana. La volontà di favorire il rapporto diretto tra imprese agricoli e consumatori e di valorizzare la produzione locale è coerente con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico generale del Made in Italy, ma anche di assicurare una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale per le ricadute che tali cibi hanno sul territorio. Un beneficio anche per la salute come nel caso degli ortofrutticoli che possono garantire condizioni d genuinità e freschezza uniche non essendo soggetta ai lunghi tempi di trasporto dei prodotti importati. Si tratta – precisano i coltivatori – di “alimenti a chilometri zero”, sostenibili dal punto di vista ambientale anche perchà© non consumano carburante necessario al trasporto e contribuiscono dunque a ridurre l’inquinamento atmosferico.
La voglia di conoscere i cibi consumati, la necessità di stabilire uno stretto rapporto di fiducia negli acquisti alimentari e di contenere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola ha favorito l’aumento degli acquisti diretti dal produttore (+10 per cento) che ha per effetto in tutti i Paesi più sviluppati il boom delle vendite nelle fattorie e nei mercatini dove sempre più spesso dietro le bancarelle si trovano gli imprenditori agricoli. Sulla base dell’ultima indagine Agri 2000, il 60% dei consumatori – conclude la nota – prevede di aumentare i propri acquisti nelle aziende agricole nel corso del 2006 dopo che nel corso del 2005 sette consumatori su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli giudicando conveniente la scelta nell’87 per cento dei casi.
Fonte: Help consumatori