Avete vuoti di memoria, dimenticate password e telefoni, faticate a ricordare facce e date? Benvenuti nel club degli ˜anziani’ più o meno afflitti dalla minore elasticità mentale. In Giappone, la questione è molto seria: rallentare il processo e recuperare facoltà cognitive risulta uno dei principali crucci dei baby boomer giapponesi come dimostra anche la popolarità , che sembra maggiore in chi ha più anni, di rompicapi come il Sudoku e Kakuro. Perchà© allora non sviluppare una palestra cognitiva per la materia grigia? Una scommessa azzardata visto che si rivolge a un target poco orientato ai divertimenti elettronici. Partendo dal principio di “neurotica” che la mente, come si fa con i muscoli, si essere allenata, Nintendo lancia in Giappone, due videogiochi Brain Age e il suo seguito Big Brain Academy.
Trainato dal successo sul mercato interno, questo mese il colosso giapponese presenta la versione statunitense e quella che approderà all’inizio dell’estate sul mercato italiano. Più che di videogame si dovrebbe parlare di esercizi cognitivi, quesiti di logica pensati per un pubblico adulto. Big Brain Academy propone una sfida divisa in cinque categorie: Pensa, Memorizza, Analizza, Computa e Identifica. Ogni categoria offre tre diversi tipologie di gioco, formando 15 diversi tipi di esercizi, con tre livelli di difficoltà per stimolare al massimo il cervello. Il software gira sulla console Nintendo DS, somigliante a un rispettabilissimo palmare da manager e utilizza un programma di riconoscimento vocale e di scrittura.
Se Brain Academy sembra una sollecitazione ludica dei neuroni, che dire del reality della BBC “Get smarter in a week”? Il programma tv ha sottoposto per 7 giorni dei volontari a un piano per migliorare capacità intellettive, integrando dieta, esercizio fisico e stimolandoli a rompere la routine con delle prove apparentemente stravaganti come “impara vocaboli insoliti e inseriscili nella conversazione” o “usa il mouse con la mano sbagliata”.
La rilevazione dei progressi è stata affidata a test che misurano memoria, senso dello spazio, creatività , parole e numeri, con degli aumenti fino al 40%. L’edificante show ha confermato la sua vocazione didattica con l’apertura del sito www.bbc.co.uk/getsmarter dove ritrovare l’intero addestramento imposto ai partecipanti televisivi. Quindi videogiochi e tv per riscattare l’atrofia dei neuroni? Siamo ancora lontani dall’audace tesi del saggio “Tutto ciò che fa male ti fa bene” di Steven Johson che scende in difesa della cultura popolare e di massa, tradizionalmente accusata di istupidire, la cui crescente complessità invece offrirebbe parecchi e diversi stimoli intellettuali.
Fonte: Repubblica.it