Gli anziani saranno l’ago della bilancia delle prossime elezioni politiche. L’86,2% delle persone della Terza Eta’ si rechera’ sicuramente a votare. Lo si evince dalla prima parte del V Rapporto Censis Salute-la Repubblica e Somedia sulla condizione degli anziani in Italia dedicata alla relazione tra anziani, politica e istituzioni, presentata oggi a Roma e che proseguira’ anche domani. L’appuntamento annuale sulla terza eta’ ha raggiunto la sesta edizione. Hanno preso parte Ezio Mauro, direttore di ” Repubblica”, Guglielmo Pepe, direttore diSalute-la Repubblica e il direttore del Censis, Giuseppe Roma.
“La terza eta’ – commenta Roma – si configura come un esteso gruppo sociale interessato alla politica per storia personale e per rappresentare la propria condizione”. Infatti, se la maggioranza degli intervistati (63,2%) ha la percezione che l’amministrazione pubblica considera gli anziani come un peso, per via dell’incidenza sulla spesa pubblica, solo un quarto (24,7%) si dichiara estraneo alla politica anzi, piu’ della meta’ e’ convinta che andando a votare potra’ incidere – rispettivamente molto (23,1%) e abbastanza (32,1%) – sul futuro del Paese.
L’indagine, condotta su un campione di oltre 1700 persone di eta’ superiore ai 60 anni, suggerisce ai politici di riflettere bene sullo spazio dato nei loro programmi di governo ai temi che riguardano la terza eta’, in quanto il dato pesera’ molto (35,1%) o abbastanza (33,6%) sulla decisione di voto degli anziani. “L’attenzione per la politica – continua il direttore del Censis – “va considerata come un sintomo di vitalita’ della generazione avanti con gli anni”, confermata dall’ampia capacita’ di autonomia e indipendenza dichiarata da piu’ di 94 persone su cento. “Una componente importante di questo stato di benessere – conclude – e’ data dall’intensa rete di relazioni familiari o amicali di cui l’anziano sa circondarsi, tanto che solo l’8,4% si sente o e’ effettivamente isolato”.
Fonte: AGI