A meta’ del secolo ci saranno oltre 11 milioni di italiani in meno, ma, in virtù dell’immigrazione, la popolazione della penisola diminuirà  soltanto di poco più di 5 milioni di abitanti. Il saldo negativo italiano e’ numericamente il secondo più grave d’Europa, dopo quello della Germania che si prevede vedrà  i suoi abitanti diminuiti di oltre 8 milioni. Un altro dato rilevante e’ che nel continente gli anziani aumenteranno molto di più della popolazione considerata attiva, al punto che nel 2051 ci sarà  un pensionato ogni due persone in età  da lavoro: attualmente il rapporto e’ di 1 per 4.

L’Ufficio statistico dell’Ue stima che la popolazione italiana passerà  dagli attuali circa 58 milioni a poco meno di 52,5 milioni nel 2051. Nel cinquantennio preso in considerazione, si prevede in sostanza che ci saranno circa 20,5 milioni di nascite a fronte di oltre 31,5 milioni di decessi con un saldo negativo di 11,2 milioni. Il calo netto della popolazione italiana sarà  però mitigato dall’afflusso di oltre 5,5 milioni di immigrati.