Tratti salienti della riforma sono l’incremento dei flussi di finanziamento per le forme pensionistiche complementari, l’omogeneizzazione del sistema di vigilanza sul settore, la ridefinizione della disciplina fiscale, il monitoraggio della gestione delle risorse finanziarie derivanti dalle contribuzioni degli iscritti.
Il decreto introduce inoltre vantaggi fiscali derivanti dalla possibilità di avere un anticipo sui rendimenti del trattamento di fine rapporto stabilito nella misura del 70 per cento per spese sanitarie e prima casa e del 30 per cento per altre necessità . Previsti più brevi per poter chiedere l’anticipo della liquidazione e fondi di garanzia per far sàì che le imprese siano facilitate nell’accesso al credito a seguito del conferimento del TFR nei fondi pensione. Tale conferimento riguarda il TFR maturando ed avviene secondo modalità esplicite e tacite, con cadenza almeno annuale.
Fonte: www.ipsoa.it