Anche questo Natale si rinnova il tradizionale appuntamento con la Pigotta dell’UNICEF; la bambola di pezza che può salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo.
Si troveranno nelle principali piazze italiane, sono tante, bellissime e originali, e ognuna di loro rappresenta un bambino in attesa di una vaccinazione.
Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra; oggi sono le bambole dell’UNICEF, speciali, uniche ed irripetibili. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia.
Dall’8 al 24 dicembre, sono oltre 500 le piazze che ospiteranno l’iniziativa ADOTTA UNA PIGOTTA.
Con una donazione minima di 20 â‚ì tutti possono adottare una Pigotta e sostenere l’UNICEF nella raccolta fondi per la Campagna di Vaccinazione mondiale.
Per ogni Pigotta che troverà una casa, un bambino, in un paese in via di sviluppo, sarà vaccinato.
L’UNICEF fornisce un ciclo completo di vaccinazioni (contro morbillo, poliomielite, difterite, tubercolosi, pertosse, tetano) e le vitamine fondamentali per la crescita, in particolar modo la vitamina A necessaria per prevenire la cecità infantile e rafforzare il sistema immunitario.
Grazie all’impegno dell’UNICEF, che è il principale fornitori di vaccini nei paesi in via di sviluppo, ogni anno vengono salvati 2,5 milioni di bambini.
Donare una Pigotta per Natale significa, quindi, fare un regalo speciale, perchà© ogni Pigotta adottata è una vita salvata.
La Pigotta apre un cerchio di solidarietà , un cerchio che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che potrà essere salvato. La Pigotta ha una carta di identità su cui è riportato il suo nome e quello di chi l’ha realizzata, che attende di sapere che la sua bambola ha trovato casa. Chi adotta una Pigotta riceve una cartolina da inviare al creatore della bambola per informarlo che la sua Pigotta ha una casa e che grazie a ciò un bambino è stato vaccinato.
LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2005
PIGOTTE DEI XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI TORINO 2006
L’UNICEF e il Comitato Olimpico di Torino 2006 hanno realizzato una collezione di PIGOTTE dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, ispirate a ciascuna delle 20 discipline olimpiche e paraolimpiche dei giochi invernali che si svolgeranno nel mese di febbraio 2006.
Questa iniziativa rientra nel programma del Toroc per promuovere la Tregua Olimpica 2006. Le Pigotte dei XX Giochi Olimpici Invernali saranno messe in mostra in diverse parti di Italia e verranno poi date in adozione per raccogliere fondi che andranno a finanziare programmi di vaccinazione dell’UNICEF nel corso dell’anno olimpico.
Le Pigotte dei XX Giochi Olimpici Invernali sono state realizzate dagli studenti del secondo e del terzo anno del Corso Triennale in Fashion&Textile Design dell’Istituto Europeo del Design di Torino e dalle volontarie del Comitato Provinciale UNICEF Torino.
ARTISTI DI PIGOTTE
33 maestri dell’arte italiana hanno accolto l’invito di Deanna Ferretti Veroni e del Comitato Provinciale UNICEF di Reggio Emilia e hanno realizzato opere uniche ed esclusive ispirate alla bambola di pezza dell’UNICEF.
Le opere saranno presentate nel corso di un evento, l’ ART – GALA per l’UNICEF che si è tenuto il 26 novembre 2005 presso la Sala degli Specchi Teatro Municipale – R.Valli a Reggio Emilia.
Le Pigotte dei maestri d’arte possono essere adottate a fronte di una donazione che consentirà all’UNICEF di vaccinare 125 bambini per ciascuna opera. L’adozione delle esclusive opere d’arte si effettua contattando Gladys Qualizza presso il Comitato Unicef di Reggio Emilia t/f 0522. 454841. Verranno poi assegnate nel corso dell’ART – GALA per l’UNICEF.
AMICI DELLA PIGOTTA 2005
Testimonial dell’iniziativa Pigotta 2005 sono Giovanni Muciaccia e Deborah Compagnoni.
Per avere informazioni su come partecipare all’iniziativa realizzando una pigotta e sulle piazze che ospiteranno la manifestazione ADOTTA UNA PIGOTTA – UNICEF è possibile chiamare il numero verde 800 745000
Fonte: Comunicazionisociali per Unicef