Presentati i dati sulla città di Milano in occasione della quindicesima edizione dell’«Osservatorio permanente della qualità della vita» realizzato da MeglioMilano, l’associazione che unisce Aci, Camera di Commercio, Unioncamere, università milanesi e diverse aziende.
Sono aumentati i posti negli asili nido, i posti letto negli ospedali, è aumentata la raccolta differenziata (31,1%), il numero dei parcheggi (con 16mila posti), è cresciuto il numero di laureati, e anche i servizi al pubblico, con tempi della giustizia più brevi. Sono calati i crimini (ma non quelli contro la persona, come la violenza sessuale) ed è anche migliorata l’aria con «solo» 98 giorni in cui il livello delle polveri sottili ha superato l’allarme (limite che però è già stato superato quest’anno).
E sono cresciuti anche gli abitanti (che nel 2004 erano 1. 297.901 rispetto ai 1.271.898 del 2003) e diminuiti i decessi. D’altro canto, però, continua a crescere il numero degli anziani (il 6% della popolazione ha più di 80 anni), per i quali però si sono spesi 60 milioni in meno del 2003. E il reddito medio non solo ha smesso di crescere, ma è anzi leggermente calato: nel 2004 è stato di 29.309 euro contro i 29.676 del 2003. In pratica i milanesi sono tornati a guadagnare come nel 2000. Ad aumentare sono state le famiglie che non superano i 6.200 euro all’anno di reddito.
Articolo tratto da Il Giornale – www.ilgiornale.it